Cronaca della conviviale n. 29 del 10 marzo 2006

 

Caminetti famigliari

 

Proseguendo in una iniziativa esclusiva di Milano Giardini, che sta cominciando ad avere numerose imitazioni, e che è destinata a rafforzare ancora di più l’amicizia e la conoscenza reciproca tra i rotariani, per il terzo anno consecutivo si è svolto, questa volta il 10 marzo scorso, il CAMINETTO DAY, multiconviviale a macchia di leopardo, diviso in nove sessioni familiari.

Famiglie ospitanti, in ordine alfabetico, Balestra, Bianchi, Bradamante, Fraschini, Malerba, Menicanti, Nicolosi, Ravetta e Verdirame. In base ai flash pervenutici dai nostri invitati speciali, segue una breve e articolata cronaca degli avvenimenti che hanno animato la serata. La maggiore o la minore lunghezza delle singole cronache riflette solamente la generosità o la sinteticità dei messaggi (n.d’a.).

Onori al Presidente (chez Cracco’s by Fraschini)

Il Presidente Paolo Favole e Signora Flora sono stati ospiti del rendez-vous a Casa Franco e Ketty Fraschini: la precedenza nella cronaca è d’obbligo. Ospiti con loro Franca e Antonio Faraone e Rosella e Nicola D’Amico, il vostro umile redattore.

Varcato il settecentesco cortile di Via Nerino, gli ospiti (non ancora presenti President Favole e Signora, trattenuti alla Scala da Salomè), sono stati ricevuti da un guardarobiere d’eccezione, Mr, Fraschini P.H., che li ha consegnati decappottati a M.ss Ketty, armata di aperitivi e stuzzichini di pregiata fattura. Una carrellata storica nelle gioie e nei guai di ciascuno, poi tutti da Cracco Peck, accolti da austeri valletti eleganti come bookers della City, da ascensori a specchi, salotti postmoderni con citazioni razionaliste, e camerieri impeccabili e premurosi ancorché siculofoni.

Che la festa cominci e atterrino sulle bianche tovaglie carovane di antipasti, antipastini, cremine e gelatine a far da contorno (essendo nel frattempo sopraggiunta la Presidenziale Coppia) a suprème di riso seguite da bocconcini di maialino, viennesi tartufate, assaggi di pesce, frutti di mare garnis, pajardes, frutta evaporata, il tutto bagnato da vini trentini. La buona notte arriva da una svettante Svetlana da San Pietroburgo, vestale del guardaroba. Una breve gita nella notte primaverile per raggiungere ancora a casa Fraschini tappezzata di cinquecentine; qui délicatessen e marrons glacés di Ketty, just arrived from Sant’Ambroeus ad addolcire amarcord su amici comuni, vicini e lontani.

E fu subito un altro giorno.

 

Chi non dorme piglia pesci (chez Malerba)

Si è protratto fino all’una di notte, a casa di Alessandro Malerba, in un’atmosfera cordiale quanto informale, un caminetto a base di pesce e di cameratesche quanto sane risate. Regnava su tutto il genio ospitale della padrona di casa, Donna Mila Malerba, cui facevano da leggiadra corona le Signore Adriana Albanese, Alessandra Zavanella, Dida Tincati e Stefania Dal Cin. Cavalieri serventi, i rispettivi consorti: Alessandro Malerba, Enzo Albanese, Tito Zavanella, Marco Tincati e Marzio Dal Cin. Così stringata ci pervenne, la cronaca di Alessandro, che altro dirvi non so, ma che anche il giorno sia lieto a chi c’era come la notte fu, perchè...la Malerba del vicino è sempre più verde. A proposito, Mal..erba non viene da “malus”, ma da “malo”, cioè “voglio”, “preferisco: Malerba, i preferiti tra le buone erbe.

 

Pantagruel a Piazza della Repubblica (chez Verdirame)

(dal nostro inviato Gianni Baruffaldi)- Caminetto Familiare a casa Verdirame, Milano 10 marzo, start ore 20,00. Coppie presenti: Baruffaldi, Coluccia, De Angeli, Lonardoni. L’ospitalità dei Coniugi Verdirame è ormai proverbiale, dopo lo splendido caminetto del giugno scorso nella “Casa di campagna”. Stessa cordialissima atmosfera anche in Piazza della Repubblica, 3 : subito ci si sente “a casa”, coccolati e sereni. Un ricco aperitivo tra piacevoli conversari e poi, all’apertura di due splendide vetrate, una tavola superbamente imbandita. Una volta accomodati, la padrona di casa (cuoca sopraffina) invita i commensali ad un brindisi, perché: “un sorso prima della minestra tiene il medico alla finestra” !

Coluccia non è tanto d’accordo (?) , ma tutti seguono ugualmente il prezioso consiglio. Il risotto è merito di una variazione voluta da Nino, che al posto dello champagne, ha inserito il Malvasia…E tutti hanno preteso il bis, per cui “Bravo Nino!” (non solo valente avvocato, ma ottimo gourmet).

Carni prelibate, contorni raffinati e vini degni di tanta cena. Una torta servita ancora tiepida, con uno zabaione caldo, strappano l’applauso (e la richiesta di un bis collettivo polverizza il dessert).

Frutta esotiche chiudono la cena. Ed ancora caffè, liquori, biscottini all’anice e gelatine di frutta (sempre opera dell’instancabile Etta), coronano una serata veramente speciale, nel più autentico spirito rotariano ! Onore ai superbi padroni di casa e grazie ancora per averci regalato una serata indimenticabile.

 

Mancò solo la discoteca finale (chez Menicanti)

Il Caminetto da Barbara e Lorenzo Menicanti è stata una piacevolissima occasione per trascorrere qualche ora in compagnia di amici che, a causa di questa vita frenetica che subiamo, non abbiamo tempo di frequentare come vorremmo. Le signore Fatma Bozzato e Antonella Scialdone rappresentavano insieme a Barbara l'altra metà del cielo. Purtroppo per motivi legati alla figliolanza la metà di Marzio Mezzetti non ha potuto essere della brigata.

I livelli alcolici moderatamente elevati hanno reso la serata estremamente rilassante e di grande calore amicale. Sicuramente i livelli di colesterolo e glicemici erano nettamente sopra la media, ma ben si sa che una risata tra amici controbilancia gli effetti dannosi dei grassi insaturi. Quindi, gli spassosi racconti che un po’ tutti hanno fatto sui loro viaggi, sui figli, sulle case. No politica, grazie!

Elevato il valore culinario delle pennette alla vodka, del guanciale, della cima ripiena di carciofi e dei dolci, rappresentati da torte e gelati che definire squisiti sarebbe molto riduttivo. L'una del mattino arrivata veloce, quando all'unanimità si decide che, data l’età media corrente, la discoteca può attendere.

 

Hanno sfamato Compari Turiddu (ches Nicolosi’s)

Alle ore 20.00, tutti estremamente puntuali, sono intervenuti al caminetto di Aldo e Maria Nicolosi gli amici Sergio e Dalma Bertolotto, Gerardo e Roberta Boniello, Giovanni e Gerlanda Di Ballo, Edoardo e Bianca Loser, Massimo e Antonella Valverde.

Cena in casa in via Mascheroni 25: luogo di massima sicurezza per la vicinanza al Comando della Legione Carabinieri.

Il menù è stato programmato nella più fedele tradizione sicula (con qualche fuori programma regionale negli antipasti). Aperitivi : Mimosa allo Champagne, Berlucchi Rosè. Antipasti: Quadrotti di Formaggio di Grotta con gocce di miele; Scaglie di Reggiano con lacrime di aceto balsamico; Crostini al Lardo di Colonnata / alle noci con Patè di Cervo / al foie gras . Primo: Vermicelli al Pistacchio di Bronte. Secondo: Arrosto di Chianina al sugo di noci. Contorni:Patate "sabbiose" / Zucca in agrodolce e Insalata d'arance di tradizione catanese. Dolci / Dessert / Frutta: Cassata Siciliana (in espresso arrivo da Catania). Bianco Mangiare alle mandorle di tradizione catanese, letto di macedonia di frutta mista. Vini: Etna bianco Torrepalino del 2004. Dolcetto d'Alba 1995 della Francesco Rinaldi. Passito di Pantelleria. Caffè:Miscela S. Eustachio.

I commensali hanno abbandonato la riunione alle 0.30 (totalizzando – presume la Redazione del Bollettino – un peso complessivo doppio di quello delle ore 20 (servizio fotografico via Luce).

 

Indovina chi non viene a cena (e non sa cosa si perde) (chez Bradamante)

Sabato 10 marzo dell'anno del Signore 2007 si è svolto presso la dimora lombarda dei coniugi Bradamante in quel di San Felice, frazione di Peschiera Borromeo, Milano, un ben riuscito minicaminetto. Ad onor del vero i partecipanti originariamente previsti erano nella misura di due terzi d'una dozzina, ma nel corso dei preparativi, un discreto numero di invitati, pari ad un terzo della stessa dozzina, venne a mancare, per i sopravvenuti imprevisti più vari. Al termine della conta figuravano pur sempre la sempre gradevole Adele Marcellini, la dolce Luisella segretaria nostra e gli splendidi anfitrioni, Attilio e Kika.

Per l'occasione la cucina servì rollate di bresaola ripiene di formaggio caprino con rucola, trofiette al pesto con patate e fagiolini, vitello tonnato alla maniera della padrona di casa, tiramisù al rum. Il tutto rigorosamente di casalinga fattura, innaffiato da un paradisiaco Sauvignon Anselmi da Latisana, Friuli. Al termine un simpatico fuoriprogramma. Constatato che gli splendidi nostri presenti così ridotti nel numero erano esattamente in quattro, numero ideale per dare inizio alla maggior parte dei giochi di carte, hanno deciso di terminare un torneo di buraco, iniziato un tre settimane prima e mai terminato.

Trasferitosi nella saletta giochi, il quartetto dava quindi inizio alle ludiche ostilità, terminate a mezzanotte inoltrata.

 

Come fu sacrificata una sacra bottiglia (chez Ravetta)

Avevamo chiesto una cronaca, ma da casa Ravetta c’è arrivato un telegramma, così concepito.

“Erano presenti al caminetto in Via C. Crivelli 14, oltre a me e mia moglie Roberta, Amigoni (2), Luce (2), Giuseppina e Christos Vafidis, Bice e Ottavio Mazzoni, Lucilla e Luigi Colombo, Giussani (2), Papa (2), Pennisi (solo la Signora). Abbiamo brindato con lo spumante del Centenario del Rotary. L'incontro è iniziato alle 20:00 e si è concluso alle 24:00”.

Di più sintetico si conosce solo Giulio Cesare: “Veni, vidi, vici”.

Adesso una domanda perentoria angoscia noi della Redazione del Bollettino: dov’era Pennisi? Che faceva solo nella notte? E ancora: è stato un sacrilegio sturare la sacra bottiglia del Centenario o è stato come sacrificare una sorta di evangelico vitello grasso? Abbinamento felice, quello di un Papa con un Giussani (don). Colombo si è accontentato di un Uovo? Non lo sapremo mai.

Quando si dice: la Cina è vicina (chez Bianchi)

Al caminetto organizzato da Grazia e Giancarlo Bianchi erano presenti Giuseppina e Guido Cerrato, Stefano Landriscina, Michela e Marco Signorelli. La serata è risultata particolarmente effervescente, ricca di battute e d'episodi vissuti raccontati con toni coloriti da tutti. Particolarmente vivace, ritornata fortunatamente in splendida forma, e' stata Giuseppina, che ha raccontato anche l'assedio che devono subire nella loro casa da parte della molteplice, soffocante comunità cinese brulicante in Via Paolo Sarpi.

L'incontro conviviale è proseguito con intensità e sulla scia dei racconti dettagliati dell'interessante vita professionale di Stefano. Fino ad oltre a mezzanotte quando ci si è lasciati dandosi appuntamento, oltre che al nostro Club, anche a ulteriori cordiali incontri conviviali. (Fateci sapere).

 

Lo spartito al posto del menu (concerto Balestra Orlando per forchette e violini)

Il Caminetto di Sonia Balestra Orlando inizia puntualmente alle 19.30 di sabato 10 marzo al "suono" scoppiettante della legna che arde nel camino, interrotto dal secco tocco di bacchetta del Maestro Edy Gambel che invita al preludio. E' Orlando ad assegnare i seggi al tavolo degli orchestrali ed inizia così la danza gastronomica. Lilli e Piero Sironi con piano a due mani e " l'a solo" di Gianfranco Polo dilettano e divertono mentre Silvana Gambel accenna a qualche acuto ed Evelyne e Alessandro Bertolotti fanno correre gli archetti sui loro violini. Giorgio Lomazzi a nome di tutti bacia le mani di Sonia che ringrazia per l'applauso ricevuto. La serata si conclude intorno alle 23 con tre aneddoti direttamente tradotti dallo "schweizer deutsch" da Giorgio Lomazzi.-