Cronaca della conviviale n. 19 dell' 8 gennaio 2007

 

Tema: “La Fondazione Rotary”

Relatore: Ing. Cesare Cardani

 

 La presentazione dell’Ing. Cardani è quasi pleonastica avendo ricoperto numerose ed importanti cariche nel Distretto 2040. Dopo aver servito il distretto come Governatore oggi è responsabile della Commissione Distrettuale per la Rotary Foundation e sarà il delegato al prossimo Consiglio di Legislazione.

Prendendo la parola, con pragmatismo e partecipazione, l’ing. Cardani è entrato subito nel cuore del problema: la Rotary Foundation, strumento privilegiato dell’istituzione rotariana per sostenere gli sforzi del Rotary International nel raggiungimento dei suoi obiettivi attraverso programmi umanitari, educativi e culturali, e’ una opportunità che i club devono saper cogliere per esercitare al meglio la missione del servire e non devono vederla come destinataria di tributi.

“Dooing good in the world” è la mission della TRF (The Rotary Foundation), tre parole che racchiudono in sé il significato della sua esistenza. La TRF ha infatti una dimensione internazionale finalizzata alla diffusione della pace e della comprensione mondiale. Benché compia quest’anno 90 anni di vita, solo dal ’47, anno della morte di Paul Harris, è lo strumento che conosciamo oggi, dotato di un suo preciso programma.

In primo luogo costringe i club ad allearsi per dare vita a progetti comuni, a programmare attività, eseguirle e concluderle. Insegna inoltre a fare, costringendo a dare al servizio rotariano quella efficacia che a volte viene persa.

L’azione della TRF si esplica quindi attraverso i suoi programmi di natura Ordinaria e Straordinaria, finanziati dalla contribuzione dei club cui tutti i fondi ritornano, tranne la quota per le spese di gestione. Quelli ordinari vengono presentati ai club perché li facciano propri. Questi programmi sono spesso indirizzati verso paesi a basso reddito come co-finanziamento di programmi umanitari (Matching Grants, Sovvenzioni Distrettuali Semplificate, Sovvenzioni per i volontari, Borse di studio degli ambasciatori, Scambio Gruppi di Studio, Sovvenzioni per docenti universitari). Ciò prevede che siano i club a proporre programmi. Quando non vengono presentati si svuota di contenuto anche l’azione umanitaria della TRF.

Chi è propositivo gode quindi dei finanziamenti della TRF.

Tra i programmi straordinari, caratterizzati dalla dimensione mondiale e dal carattere umanitario, il Polioplus è quello che dal 1985 è stato istituzionalizzato con l’obiettivo di eradicare la polio nel mondo in collaborazione con l’UNICEF, l’OMS e il Center Disease Control di Atlanta. Il vanto del distretto 2040 è la primogenitura dell’idea, che nasce dall’allora presidente dell’RC Treviglio Mulish. Nessun altro programma di queste dimensioni verrà avviato prima che il polioplus sia concluso. L’ing. Cardani sottolinea però che nulla vieta di programmarne altri in anticipo facendone sviluppare le idee fondanti.

Dopo una elencazione delle sovvenzioni della TRF ai programmi l’ing. Cardani conclude la sua presentazione segnalando che la TRF vive della ricettività dei suoi club ma il problema oggi è avere dei programmi da finanziare.

Il distretto 2040 per merito della sua attività è riuscito ad ottenere nei tre anni passati più di quanto abbia versato, a dimostrazione che la TRF è premiante per i distretti propositivi.

Pensate in grande la Fondazione vi aiuterà.

Il Presidente Favole ringrazia l’ing. Cardani per la competente relazione fatta da con professionalità da ingegnere con cuore di rotariano e formula l’iniziativa di pubblicizzare le iniziative del distretto una volta l’anno affittando una intera pagina di un quotidiano.

De Angeli ritiene importante sottolineare che l’iniziativa Matching Grants è nata nel club Giardini.

La serata si conclude con l’intervento di Nicolosi che segnala come alcuni club hanno fatto nascere una onlus per permettere di avere agevolazioni fiscali pur facendo azioni di service.

Dario Caldiroli