Cronaca della conviviale n. 13 del 6 novembre 2006

 

Tema: AVSI – Rotary: una partnership da Milano nel mondo”

Relatore: Dott. Alberto Piatti

 

“E’ tempo d’autunno, è tempo di commemorazione dei defunti, e noi l’abbiamo fatto questa sera, prima della conviviale, in San Bartolomeo – racconta Paolo in principio di serata – come è ormai consuetudine, ricordando i tanti amici che ci hanno lasciato, sono più di una dozzina, nel corso degli anni”. Il presidente li enumera, uno per uno, con più di una punta di commozione, hanno contribuito a ‘costruire’ il nostro club, ognuno con il suo apporto, a modo suo, di cultura, di conoscenze e soprattutto di spirito e senso dell’amicizia, di rispetto per gli altri, tutti  esempi di quella tolleranza che è alla base del Rotary.  

E dopo aver ricordato che siamo in interclub con il nostro Rotaract, sempre presente comunque alle nostre conviviali e quindi come mai prima nella storia del  club, Paolo passa a salutare gli ospiti del club (2), di soci (3) , i giovani del Rotarct, appunto, (5) e i numerosi coniugi presenti (5). Una scorsa rapida al programma, con larghi accenni al viaggio a San Pietroburgo e passa quindi la parola a Renato Coluccia per la presentazione del relatore della serata, il Dottor Alberto Piatti, Segretario Generale della Fondazione AVSI.

“Quando pensiamo alle tipologie dei contributi  che i rotariani possono assicurare, i più si riferiscono ai contributi in danaro o simili, che, per quanto importanti (e sicuramente lo sono) non richiedono però una partecipazione diretta e personale – ricordano Paolo e Renato insieme –  niente quindi di paragonabile agli impegni che vanno sotto la parola 'volontariato'. Questo richiede infatti un contributo in termini di tempo, di dedizione, di volontà, del tutto particolare. E bisogna anche sentircisi chiamati, quasi una vocazione, che ben conoscono, ad esempio, quelli che alla fine degli anni cinquanta a Milano, in Via  Statuto, ascoltarono per primi le parole di un futuro santo, quel Don Luigi che avrebbe fondato in seguito Comunione e Liberazione”.

“Nato a Varese nel 1957, laureatosi in Scienze Agrarie a Milano, a Milano abita attualmente, sposato e padre di cinque figli. Intrapresa l’attività di imprenditore agricolo, Alberto ha iniziato ad occuparsi di volontariato agli inizi degli anni novanta, nel seno di alcune associazioni onlus e organizzazioni non governative (ong) – ricorda Renato – e dal 2004 è Segretario Generale dell’AVSI della quale è stato Consigliere Delegato sin dal 1994. Il nostro Rotary lo ha incontrato in questi ultimi tre anni come sponsor del progetto legato all’ospedale di Saint Joseph nel Nord Uganda”.

Schietto, semplice , chiaro e diretto, niente fronzoli né giri di parole, concreto, sincero, serio ma non serioso, Piatti descrive l’attività della sua associazione dai tempi della fondazione ad oggi, descrivendone il funzionamento, il modo di operare, i mezzi di sostentamento, in parole povere raccontandone la storia, dai primi anni sessanta. E dopo aver  raccontato di alcune struggenti vicende realmente accadute, specie nel terzo mondo, Piatti passa ad illustrare i prossimi progetti dell’AVSI, ad iniziare dalla costruzione in Romania di un ospedale specializzato nella cura dei bambini colpiti da AIDS. “E assistiamo a distanza ben 30000 bambini, in Africa, ma anche in Asia e in America Latina. Abbiamo strutture e nostri amici in tutto il mondo – esclama con orgoglio il relatore – a  definizione e realizzazione di progetti studiati e realizzati in loco , mai a tavolino! Perché solo così abbiamo la sicurezza della loro riuscita!”

Al termine interventi, oltre a Favole e Coluccia, di Nicolosi e Fieramonti.

Attilio Bradamante