Cronaca della conviviale n. 4 dell' 8 settembre 2013

Tema: “Anticipazione delle gita alla Fondazione Fantoni a Rovetta

Relatore: Ing. Paolo Fiorani 

Scontato ma sempre valido dal punto di vista evocativo il riferimento al primo giorno di scuola per descrivere l'atmosfera della prima conviviale dell'anno. Sì, lo sappiamo che i puristi e gli esegeti del Rotary pedanterebbero (e con questo inesistente verbo ci inimichiamo anche gli amici della Crusca) sul fatto che l'anno rotariano parte a luglio, ma tant'è, bisogna prendere atto che il vero inizio è considerato da tutti il rientro dalle vacanze. E come dice Gildo nella sua prolusione, commentando il grande afflusso di questa sera, abbiamo avuto tante presenze nonostante il bel tempo che avrebbe consigliato ai più neghittosi di prolungare il week-end settebrino nei loro luoghi vacanzieri.

Tanti amici quindi che hanno colto l'occasione per rivedersi e anche per anticipare il tema della prossima (nonché) prima gita dell'anno.

Tutto comincia però con gli inni, ai quali segue il saluto a soci e ospiti da parte del Presidente; poi, ancora, gli auguri ai compleanni (Toti Andreotti e Bianchi) e, infine, un affettuoso pensiero in ricordo di Mila, moglie del nostro Alessandro Malerba, il quale ci ha fatto pervenire i ringraziamenti per la nostra partecipazione.

Quindi il via alla cena.

In attesa del caffè, Gildo introduce brevemente il nostro relatore Paolo Fiorani che, in quanto rotariano già del Giardini ed ora del Bergamo Ovest, non ha certo bisogno di particolari presentazioni.

Con l'occasione scopriamo però un altarino: anche l'amico Paolo, nonostante la sua territorialità bergamasca, appartiene alla - per noi del Giardini- numerosa confraternita dei morosiniani ed ex ufficiali di marina che ha generato soci onorari, presidenti in pectore e preziosi quanto operosi soci e amici.

Ma quello che più conta ai fini della nostra serata è che, insieme alla moglie Francesca, discendente della famiglia Fantoni e curatrice del museo di Rovetta, Paolo è un sostenitore del museo e profondo conoscitore delle opere di questi artisti. Il plurale è d'obbligo in quanto il museo di cui parliamo è in realtà la restaurata bottega d'arte di un'intera famiglia di scultori, ebanisti, pittori ecc. Una famiglia che dal suo fondatore, Bertolino (nato nei primi anni del 1400) sino a Donato Andrea, che chiuse la bottega nel 1817, ha dato lustro e lavoro al paese di Rovetta per ben quattro secoli.

Ristrutturato a dovere, questo storico edificio raccoglie una ricca collezione delle opere dei Fantoni (il cui esponente più famoso è Andrea) oltre a moltissimi documenti che illustrano, tra l'altro, il "colore" delle trattative commerciali dell'epoca da parte di una committenza sia clericale che privata. E poiché molte dei manufatti più importanti erano stati eseguiti per una clientela diffusa su gran parte del territorio, per vedere alcuni di questi pezzi ci recheremo anche alla chiesa di San Martino di Alzano Lombardo, che è appunto depositaria di alcune tra le opere più  significative di questi artisti. Infatti, un ricco possidente di Alzano vissuto nel 1600, aveva costituito un rilevante lascito alla chiesa del suo paese per garantirne il continuo abbellimento. Il lascito assicurò i mezzi per commissionare ai Fantoni lavori per oltre due secoli sino a quando Napoleone prosciugò il tutto, ma lasciando per fortuna le opere alla chiesa del paese.

Con l'ausilio di molte belle fotografie, Paolo ci anticipa gli elementi di maggiore interesse della gita che Gildo ha organizzato per la fine di settembre, dove potremo vivere la particolare atmosfera dei tempi e della vita che si svolgeva in un contesto così interessante. Ovviamente la cosa non finirà con il solo appagamento visivo. Anche il senso del gusto (non solo quello estetico ma pure gastronomico) ha i suoi diritti e il pranzo che faremo in compagnia degli amici del Bergamo ovest sarà sicuramente appagante anche sotto questo punto di vista. Non si tratterà, come precisa Gildo, di un interclub, quanto di un momento di convivialità informale.

Dopo la bella presentazione, alcune domande tra il curioso e il prosaico hanno dato un ulteriore tocco di colore e di interesse alla meta della nostra scampagnata.

Poi la campana e l'arrivederci al prossimo lunedì, quando nell'attesa della partenza per le valli bergamasche, parleremo di energie rinnovabili.

Marco Tincati