Cronaca della conviviale n. 20 del 23 febbraio 2009

 

Tema: Mercato immobiliare: vizi e virtù

Relatore: Geom. Enzo Albanese

 

Il proiettore della sala miracolosamente  funziona  in questa serata. Si tratta di un risultato importante visto il calibro di chi, nel passato, aveva invano tentato di domare quella scatoletta riottosa. Non parliamo di banali tecnici del settore, ma di ricercatori, scienziati, politici, tutti di altissima qualità e competenza.

 Arriva un edile, che risolve tutto. Ovviamente non parliamo di un edile qualsiasi, ma di quello che a Milano viene considerato il guru dell’immobiliare Sigest, il nostro apprezzatissimo Enzo Albanese, il primo della nostra lista. Gli amici del RC Leonardo da Vinci erano con noi, attentissimi a ascoltare in Interclub le ultime novità sul mercato immobiliare milanese.

Enzo, anticipa che nei prossimi 12 mesi ci saranno asperità ma anche opportunità straordinarie per chi sarà in grado di intuire come gira il vento.( evitate le bandiere dei cortei, non sempre si orientano verso il futuro )

La virtù del settore immobiliare è quantificata nel 10% del PIL , i vizi, quelli che hanno provocato l’attuale crisi, si  innescano quando i ruoli tra finanza ed immobiliare si invertono.

Abbiamo tutti in mente un elenco dei furbetti del quartierino, ma è inutile infierire.

Ovvio che se concediamo un beneficio senza una corretta contropartita, avremo dei danni. Nelle fabbriche questo succede regolarmente: l’auto di servizio è sempre sgangherata mentre lo stesso modello di auto gestita dal proprietario dura nel tempo. Lo stesso metro avviene per le case, quando non sono sentite di proprietà vengono trascurate od abbandonate e se ne vedono i risultati.

 Ma il cuore di Milano resiste e mantiene il suo valore anche ora in un momento di crisi. Su questo nocciolo duro del sistema Milano, grazie allo stimolo dell’expo, ma soprattutto grazie alla mentalità di alcuni costruttori edili che ci credono, e rischiano del loro,sono in fase di realizzazione alcuni importantissimi progetti che cambieranno lo sky-line della città.

Grazie a loro, ora in Milano, abbiamo la presenza di architetti di fama mondiale che hanno regolarmente vinto le gare internazionali di aggiudicazione e gestiscono la realizzazione con notevole autonomia. ( questo è ancora più miracoloso )

Simili cantieri immettono nella nostra cultura idee ed innovazioni rivoluzionarie come la costruzione di edifici senza i camini delle caldaie, abbandonate per via del teleriscaldamento e della geotermia. Questo comporterà spazi e condomini con minimo inquinamento di PM10

Avremo entro pochissimo un rifacimento della stazione Centrale. Più negozi e vivibilità porteranno a ridurre se non eliminare, l’attuale criminalità  che si trova benissimo nei grandi spazi con poca luce. Una accoglienza dei viaggiatori a buon livello conduce ad un circolo virtuoso, o meglio ad una spirale perché permette un continua espansione.

Grazie al Sindaco Albertini  l’area Garibaldi Repubblica sta rapidamente cambiando faccia, con nuovi grattacieli per uffici,  nuove abitazioni. e tanti spazi verdi.

City life, la vecchia fiera campionaria, è l’altro grande obbiettivo. Abbiamo visto  in anticipo gli affascinanti ed originalissimi progetti di  Daniel Libeskind per le 1200 famiglie fortunate che vi abiteranno. Il socio di Libeskind, Zaha Hadid ha in programma, dopo le esperienze italiane, di ristrutturare la Mecca, vedremo se sarà influenzato dal nostro Duomo…

Ad affiancare questi famosissimi architetti che hanno punteggiato di splendide costruzioni le maggiori capitali del mondo, ora si scateneranno i nostri espertissimi interior design italiani. Avranno l’opportunità di imparare ad animare gli spazi che verranno creati e saranno sempre pronti a trasferire i risultati nel mondo.

Se i castelli di carta dei finanziamenti hanno portato problemi, Enzo ci dimostra che Milano risponde con progetti concreti, con la fantasia delle idee che producono messaggi di fiducia nella città.

Ci voleva un poco di ottimismo, ecco perché anche il proiettore si è messo a funzionare.

E’ vero che non abbiamo festeggiato il carnevale in maschera, ma abbiamo avuto una sana iniezione di ottimismo per il nostro futuro ambrosiano grazie Enzo

Marco Signorelli