Cronaca della conviviale n. 30 del 18 maggio 2009

 

Tema: Vizi e virtù dei siciliani"

Relatore: Ing. Aldo Nicolosi

 

Questa sera abbiamo una graditissima partecipazione di ospiti internazionali, nientemeno che gli Auditors del Rotary di Mombay-Sud, ospiti di Montani, poi una giovane e simpatica americana dell’Arizona Miss Kylee Huish, ci dimostra che pochi mesi di ospitalità rotariana rendono possibile anche l’apprendimento dell’italiano.

Ero al tavolo di Nicola, il nostro grande ed autentico giornalista, convinto che le cose siciliane fossero un suo campo di gioco e già mi gustavo la sua interpretazione della lectio magistralis di Aldo Nicolosi, ma Nicola decide di soppiatto di affibbiarmi la patata calda.

Capisco bene perché: Nel minuzioso elenco dei demeriti dei siciliani si parte dal primo,anticipato da Aldo: sono suscettibili. Quindi meglio non dire che sono fatalisti, che non hanno fretta, che non parlano molto, hanno il senso della famiglia, una grande mimica, non si fanno superare ai semafori ecc, sarebbe pericoloso, specie per un nordista.

(A megghiu parola ieni chidda chi non si dici)

Si comprende bene questa suscettibilità. La Sicilia non è un semplice territorio di una bellezza abbagliante, è un crogiolo di storia immersa in culture diverse, tradizioni, violenze per millenni.

Si sono precipitati in tanti a colonizzare questo spazi, hanno lasciato dei ricordi che arricchiscono questo popolo, ma non lo hanno condizionato.

Non si può nemmeno parlare di popolo siciliano perché esistono, proprio per le diverse formazioni, modi di pensare e vedere differenti dovuti ai sicani, agli etruschi, ai greci, ai cartaginesi, ai visigoti, bizantini,arabi, normanni spagnoli francesi, inglesi e forse altri che non ho citato( ho volutamente dimenticato i piemontesi noti come Fiat).

Secondo Aldo, tutto nasce da Persefore, una ragazza nata bene che aveva una doppia residenza nell’Ade e nel sole della Sicilia, notiamo bene non nel paradiso e nell’ inferno, ma solo all’inferno e sul terreno siciliano. Tutto fu dovuto ad un assaggio di pochi semi di melograno ed ad una abluzione nel lago di Pergusa vicino ad Enna.

Tale signora ha condizionato le stagioni in base alle sue peregrinazioni ed ha coinvolto nel suo affaire l’intero universo. Non si poteva rappresentare meglio la potenza e l’autorevolezza dell’universo femminile e l’orgoglio di chi è nato in Sicilia.

Curiosamente il melograno,” Punica granatum" proviene dall’Afganistan.

Oggi dall’Afganistan provengono altri doni.

Purtroppo non sono tra i fortunati che parteciperanno al bellissimo viaggio che è stato organizzato dal Nostro Presidente e da Aldo Nicolosi. Di fronte alle foto della Sicilia verde del carrubo, bianca delle saline,gialla dallo zolfo, rossa dalle arance, grigia dalla neve si potrebbe, da milanesi, contrapporre il marrone del naviglio, il grigio dell’autostrada ed i brillanti colori dei semafori.

Ben si capisce perché il 61% dei Siciliani preferiscano restare nell’isola, o supposta tale sino a che non verrà trasformata in promontorio da quello che Aldo chiama il nuovo Mosè.

Ci terrei a ricordare che Mosè aveva separato le acque del mar Rosso, ma sembra che attualmente la Sicilia non sia in mano ai rossi ma sia governata da una giunta di PDL e non del PD. Quindi mi chiedo cosa intenda separare oggi il sig. Mosè senza provocare alluvioni politiche. Per una simpatica coincidenza Toti Faraone ha officiato tutta la cerimonia rotariana.

Aspettiamo con curiosità le impressioni di vita vissuta degli amici che partiranno, saremo loro vicini, magari acquistando anche qui, nel Continente, una bottiglia di Donnafugata, ma poi dovremo sederci ed ascoltare le loro storie. 

Marco Signorelli