Cronaca della conviviale n. 23 del 16 marzo 2009

 

Tema: La Russia oggi"

Relatore: Ing. Rosario Alessandrello

 

Con la giusta solennità, al centro di una tavola della presidenza particolarmente ampia (ma le dimensioni della Sala Carmagnola la giustificano,  inoltre la disposizione delle altre consentono alla… platea di seguire pienamente lo svolgimento della serata – complimenti quindi all’organizzazione!) Adalberto Magnus ci accoglie pimpante per quella che si preannuncia come una serata importante.

Importante per la vita del club ed importante per la statura (in tutti i sensi!) del relatore. E così nel riannunciare i prossimi eventi da parte del presidente appaiono in tutta evidenza il dinamismo  e la vivacità del club: la serata del 22 marzo al Blue Note con la partecipazione di Ale & Franz, il cui ricavato è destinato ai bambini di Haiti tramite la Fondazione Rava; la partecipazione alla  serata GRAN GALA JAZZ-SWING “Tribute to Benny Goodman”del 23 marzo, evento che avrà luogo al SHANGAI CAFE’ del nostro Sergio ed organizzato in interclub con il Milano Nord, il Milano Porta Venezia e il Milano Sud; l’interclub del 30 marzo con l’Inner Wheel Giardini, con una relatrice d’eccezione, Maria Cristina Bombelli.

“Questo per quanto riguarda i nostri programmi per l’immediato futuro – sottolinea Adalberto, non senza dimenticare prima di salutare gli ospiti (3), i visitatori (1) e i coniugi presenti (6) – mentre    per quelli successivi ed in particolare la nostra annuale spedizione fuori porta, quest’anno nella Sicilia occidentale, vi rimando ai bollettini prossimi venturi. E però vorrei anche annunciarvi con orgoglio che abbiamo ricevuto da Renato Cortinovis, Presidente della Commissione Distrettuale per l’alfabetizzazione, una lettera encomio di ringraziamento al club per la realizzazione del Glossario degli ascensoristi nell’ambito dei prontuari per l’alfabetizzazione. L’iniziativa, partita nell’anno di Paolo Favole, vede ora la luce e nella copertina figura una dedica al Giardini per il lavoro svolto. Altro discorso significativo riguarda la parte svolta dal club anche quest’anno per il RYLA. Ma su questo argomento passo volentieri la parola all’amico Domenico Bodega”.   

“Quest’anno il RYLA portava un tema particolarmente significativo ed ambizioso, dal quale appariva in tutta evidenza la sua destinazione – sottolinea Domenico – e infatti LEADERSHIP, IL CORAGGIO DELLE SCELTE: RENDIAMO CONCRETI I NOSTRI SOGNI quasi appare come un manifesto pieno di speranza verso i giovani in un momento così delicato per l’economia mondiale (e non solo per questa). mercoledi 11 e giovedi 12 marzo siamo stati ospitati in Cattolica, dove i partecipanti  (ben 51) hanno potuto ascoltare i contributi non solo di docenti dell’Università, bensì anche di relatori al di fuori del mondo accademico: professionisti, artisti, consulenti, sportivi, giornalisti, imprenditori. Venerdi 13 siamo stati ospitati a Vergiate/Sesto Calende dall’Agusta Westland e infine sabato 14 e domenica 15 siamo tornati, come l’anno scorso, ad Alagna Valsesia, dove tutti, partecipanti ed organizzatori, giovani e… meno giovani, hanno potuto svolgere in libertà e in uno scenario unico per bellezza ed anche austerità le previste attività di outdoor training”.

Al termine Domenico consegna ad Adalberto il segno del RYLA di quest’anno, un fermacarte, mentre Adalberto procede, fra lo stupore di Bodega, al conferimento di una Paul Harris, con una motivazione particolarmente sentita ed eloquente (il testo è stato allegato al bollettino n. 26, n.d.r.). “Con Bodega continua una delle tradizioni più significative del nostro club – sottolinea ancora una volta il presidente – una delle iniziative che ci qualificano a livello distrettuale e nazionale. Come ricorderete infatti il RYLA è nato nel Distretto 2040, e di qui in Italia, or sono numerosi anni grazie al Giardini. Ne siamo orgogliosi, i presidenti di commissione che l’hanno guidato negli anni hanno appartenuto al club e altri soci, non solo appartenenti al mondo accademico, hanno fatto parte del corpo docente o di quello ospitante. Recentemente poi, come se non bastasse, abbiamo iniziato a collaborare al RYLA con la nostra segreteria e quindi anche a partecipare operativamente alla sua organizzazione!”

Relatore della serata è l’Ingegner Rosario Alessandrello, accompagnato da Victor Borisenko, capo rappresentante per l’Italia delle banca russa  Vnesheconombank. Alla presentazione provvede ovviamente, con simpatiche ed affettuose parole, lo stesso  Alberici.  Alessandrello è  presidente di nome  e di fatto di numerose società ed organizzazioni da una parte, nonché di fondazioni, camere di commercio ed associazioni dall’altra – esclama il presidente – come avete potuto apprendere dal curriculum pubblicato sul bollettino. Perché di nome e di fatto? Perché Rosario non è uomo che assume cariche tanto per fregiarsi di titoli e nomine, Rosario svolge effettivamente una frenetica attività di consulenza e guida responsabilmente enti e società legate al mondo russo, a quello cinese e al Sud Est asiatico”.

Uomo di spessore in tutti i sensi, semplice nell’aspetto e nei modi, estremamente concreto, bravo, chiaro nell’esposizione, spesso anche simpatico con il suo humor, esauriente, schietto, diretto nelle risposte (anche a domande poste da lui stesso), nessun accento, a volte vagamente russo, il relatore ci intrattiene per un tempo oltre al canonico rotariano raccontandoci di Russia, ora con dati precisi, ora con aneddoti, ora con statistiche, ora con commenti, segnali di un’esperienza a 360° con quel mondo che, come già all’epoca degli zar, è misterioso, affascinante, complesso, difficile a comprendersi da parte di un occidentale.

Il silenzio con il quale seguiamo il suo dire indicano un livello d’attenzione particolarmente elevato. Scopriamo tante cose, fatti, considerazioni, per lo più ignorati dai più, eppure indispensabili per cercare di riuscire a capire e decifrare la storia anche più recente dell’impero russo. Battute in tre parole spiegano tante cose più di una Treccani, come quando l’ing. racconta delle differenze fra i russi “puri” e gli “altri” della Federazione, in particolare caucasici (Stalin era georgiano) con l’affermazione che i primi amano l’ozio, ovviamente nel senso latino di amore per l’arte, lelettere, la cultura e i secondi il negozio, nel senso di predisposizione al commercio, agli affari e alla politica, oppure quando sottolinea che in Russia l’età media  degli uomini è di 59 anni mentre quella delle donne è di 73, dato che non ha bisogno di commenti!

Gustosi gli aneddoti raccontati dal relatore e profonde le sue considerazioni sul passato più recente e le previsioni per il futuro. “Noi pensiamo comunque e non ostante tutto che la Russia voglia diventare parte integrante di quell’Europa dall’Atlantico agli Urali preconizzata da De Gaulle ormai cinquant’anni fa e, con gli immensi territori in Asia fino a Vladivostok, rimanere l’avamposto di un mondo occidentale bianco e cristiano – conclude Alessandrello – ben diverso dall’America, che ha ancora molto da imparare e da comprendere. I diversi atteggiamenti, fra loro contrastanti, quello europeo (e in particolare italiano e francese) e quello americano in occasione della crisi in Georgia della scorsa estate hanno insegnato molto”.

Dopo i meritati applausi c’è anche il tempo per rispondere agli interventi di Nicolosi e Leone.

Attilio Bradamante