Cronaca della conviviale n. 19 del 16 febbraio 2009
Tema: “Alla conquista dell’ EXPO” Relatore: Ing. Andrea Mascaretti |
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Meglio
di così … Nelle stesse ore in cui lunedì sera, 16 febbraio, Letizia
Moratti discuteva ad Arcore, con Berlusconi, Bossi, Tremonti e
Formigoni, dell’Expo15 (Corriere della Sera, martedì 17 febbraio), i
soci del Giardini erano intrattenuti sullo stesso argomento nella sala
convegni dell’Hotel Cavalieri, da Andrea Mascaretti, Assessore alle
Politiche del Lavoro e dell’Occupazione del Comune di Milano, che nella
grande corsa alla conquista dell’Expo ha svolto un ruolo più che
rilevante. Forse, nell’immaginario collettivo dei più anziani,
Expo è qualcosa di un po’ più grande di quelle gloriose Fiere di Milano
per le quali schiere provenienti da ogni parte d’Italia giungevano, fino
a oltre gli anni Cinquanta, con il favore dello sconto delle Ferrovie
dello Stato, per caricarsi di dépliant sulle ultime sedie di Gio Ponti,
di scatolette campione della Crema Nivea o di tubetti omaggio della
Pasta del Capitano. Be’, non è la stessa cosa, un'esposizione mondiale
(che manca da Milano dal 1906). L’Assessore ha illustrato i progetti nei quali Expo
del 2015 si materializzeranno le idee e gli studi di progetto, che
costituiranno la parte principale, accanto a quella espositiva, dei sei
mesi di manifestazione. A tale proposito, va data subito, come si addice ad
una cronaca che si rispetti, la notizia che più ci riguarda da vicino. E
che ci viene portata dall’Assessore Mascaretti: il Rotary, e
segnatamente il nostro Distretto, sarà coprotagonista, nell’ambito e con
Expo15, di un severo progetto destinato a lenire la fame in qualche
parte del mondo, per quanto è nelle nostre possibilità (che già si sono
mostrate, comunque, non indifferenti nell’Operazione Polioplus). Mascaretti ricorda ancora, a
giusto orgoglio dei milanesi, quanto dura – ma anche gratificante - sia
stata la
lunga marcia che, ambasciatore volante del
Sindaco, lo ha portato su tutte le rotte, possibili e impossibili,
dell’Est vicino e lontano (e in quelle più agevoli dell’Ovest), per
guadagnare voto su voto alla causa milanese - l’assegnazione alla nostra
città del “padre di tutti gli eventi” -
Stati piccoli e grandi, spesso ad elevata
volubilità politica. E ci ha ricordato come una maglietta firmata
dell’Inter o del Milan e un cd di Pavarotti hanno un potere di
penetrazione, tra i politici stranieri e i loro popoli, di cento
feluche, con tutto rispetto, del corpo diplomatico. La lunga marcia ha toccato oltre 50 tra capi di Stato
e di Governo, quasi 200 ministri, 65 Sindaci (decisivo l’intervento a
favore di Milano del potentissimo sindaco di Shanghai) con il risultato
di quei vittoriosi 86 voti finali (contro i 65 della concorrente
Smirne). Lotta alla fame significa anche
strategia energetica; e Milano, invece degli sfarzosi edifici firmati
che erano stati ipotizzati – espone Mascaretti – vedrà sorgere un Centro
per lo Sviluppo Sostenibile destinato alla ricerca costante e
sistematica, aperta al mondo, di soluzioni sia strategiche sia
congiunturali. Le previsioni: 29 milioni di
visitatori (160 mila al giorno), 70 mila posti di lavoro (e non “dal”
2015, ma da subito e almeno “fino” al La cosa più consolante è stata che, mentre Donna
Letizia ad Arcore non nascondeva la sua preoccupazione, forse dissipata
in quelle ore, per “una situazione di impasse che può diventare
rischiosa”, il giovane Assessore trasmetteva a tutti, con una passione
ai limiti della commozione, la fervida fiducia in questa grande
avventura che ci aspetta, un’avventura che – sono sue parole - gli “ha
cambiato la vita” e che speriamo la cambi anche a questa Grande
Addormentata che sembra, ma non è, Milano.
( Nicola D' Amico |