Cronaca della conviviale n. 12 del 15 dicembre 2008

 

N A T A L I Z I A

 

Siamo tanti, anzi tantissimi, quasi al gran completo, per questa che è la serata principe dell’anno rotariano e del nostro essere rotariani, del nostro vivere il club. Perché la natalizia (e non chiamiamola per favore festa degli auguri, il riferimento al Natale è puramente voluto!, n.d.r.) è per tanti versi l’appuntamento più importante nell’ambito di un club. Punto d’arrivo della prima parte dell’anno, polso dell’amicizia fra i soci, termometro dell’attaccamento al club. Siamo tanti, tantissimi, quasi centoventi, e l’aperitivo viene servito in altra sala del Cavalieri, ché in quella della cena non ci sarebbe spazio a sufficienza…

Siamo in centoventi, soci, amici, visitatori, coniugi, graditi ospiti. E Adalberto li nomina uno ad uno, seduti al tavolo della presidenza: Cesare Ponti, Presidente della banca di famiglia che porta il suo nome, “banchiere gentiluomo come lo definiscono non solo gli amici e scusate se è poco, di questi tempi…” – esclama il presidente. Cesare Ponti è accompagnato dalla signora. Seguono Giovanni Volonté, Margherita Senati e Ylenia Mangano del nostro Rotaract. Saluti anche agli ospiti di Lonardoni (2) e alle signore presenti (41), praticamente tutte, dall’A di Amigoni alla V di Verdirame.

La parola viene quindi momentaneamente ceduta a Nicola D’Amico, cui spetta l’idea di invitare il Maestro Francesco Sbano, che ci intratterrà eseguendo  qualche pezzo di musica jazz. “Sbano, oltre che un amico – enuncia Nicola –  è il mio insegnante di pianoforte. Voi penserete di aver capito male o che stia scherzando, e invece è la pura verità. Infatti alla mia tenera età sto finalmente realizzando un mio antico sogno, quello di imparare a suonare il pianoforte. E sono grato a Francesco – conclude il Nostro – per aver accettato la mia richiesta e per non aver ancora perso la pazienza…”.

“Vi porgo anche i saluti di alcuni nostri soci che non hanno potuto intervenire alla serata: Palumbo, Coggiola e Cavallini, che però ci ricordano appunto con brevi ed affettuosi messaggi. Ed ora alcune comunicazioni di rito, anche questa sera! – continua Alberici – e precisamente: per sabato 21 febbraio abbiamo organizzato una serata di Carnevale qui al Cavalieri, verremo tutti o quasi (ovviamente la scelta è lasciata ai singoli) in costume, in maschera, e sarà un’ulteriore occasione di divertimento, di cui forsemai come in questo periodo abbiamo bisogno…”

“Al recente Concerto in Duomo eravamo non tantissimi, ma la rappresentanza del Giardini era comunque significativa; il Signor Pedro Casto Silva, del club di Oporto al quale siamo stati gemellati in passato, ci ha mandato graditi e cordiali auguri; il torneo di burraco si svolgerà regolarmente come previsto, non più al Cavalieri – prosegue Adalberto – bensì alla Residenza Vignale in Via Toti e ringraziamo i numerosi sponsor che ci hanno consentito di mantenere la promessa di consegnare doni a tutti i partecipanti oltre naturalmente ai ricchi premi destinati ai vincitori! Saranno contenti i bambini di Haiti che, tramite la Fondazione Francesca Rava beneficeranno degli aiuti che indirettamente perverranno loro nell’ambito del Progetto Francisville.  Altri particolari in cronaca!”

La parola passa quindi a Renato Coluccia per un breve annuncio: “Dopodomani mercoledi presso l’Atrium SIA SSB  in Via Taramelli a Milano l’AVSI – Adozioni a distanza, alla presenza del Sindaco di Milano, Letizia  Moratti, presenterà il libro “Lo sviluppo ha un volto - Persona, educazione e desiderio”. L’evento vede il nostro club fra gli sponsor. Il programma verrà inviato per posta elettronica a tutti i soci: per invitare formalmente quelli che avranno intenzione di intervenire e per meglio presentare l’iniziativa a coloro che non potranno partecipare”.

Mentre tre grazie, al secolo Anna Alberici, Kika Bradamante e Dida Tincati, con la collaborazione della sempre presente Luisella, distribuiscono i tradizionali ricchi doni e cotillons, il buon Nicola presenta Giovanni Volonté del Museo storico del jazz di Siena, musicologo, amico del Teatro alla Scala, biologo di Duke Ellington e il Maestro Francesco Sbano: giusta introduzione al concerto jazz che andrà a caratterizzare la serata, con cenni a Michel Petrucciani, pianista francese fra i più apprezzati di tutti i tempi nel genere jazz.

Ed eccoci all’esecuzione di alcuni brani soft : Lullaby, Brazilian Like ed Estate, quale omaggio a Michel Petrucciani; Over the rainbow, As time goes by, My FavouriteThings, Alice in Wonderland, Somebody my prince will come, Moon River, Cinema Paradiso, Gabriel’s oboe ed Amapola quale intermezzo di musiche da cinema, per finire con White Christmas, Have yourself a merry little Christmas e Silent night quale gran finale in squisito spirito natalizio. 

“Le nostre care, gentili e splendide amiche vi hanno distribuito anche una piccola pergamena – conclude commosso Adalberto – con il testo di una riflessione cui vi prego dedicare qualche minuto in un vostro prossimo e particolare momento da qui alla fine dell’anno, magari a Natale. Ma da soli, in intimità con voi stessi. Non è una preghiera, non è un inno, non è un testo sacro né una disquisizione filosofica, è un messaggio che vuole trasmettervi un atleta cui in seguito ad un incidente pareva di aver tutto perso e che invece ha realizzato di aver  trovato tutto, tutto ciò che conta e per cui vale la pena di vivere, il vero senso della vita. Buon Natale a tutti!”.

 

Attilio Bradamante