Cronaca della conviviale n. 8 del 13 ottobre 2008

 

Visita del Governatore del Distretto 2040: Alessandro Clerici

 

 

“Questa di oggi è una conviviale contraddistinta da una certa ufficialità, è anzi la conviviale ufficiale per antonomasia, avendo come ospite un certo Alessandro Clerici da Seregno, caro nostro amico ed anche, per quest’anno rotariano 2008-2009, magnifico Governatore del nostro Distretto 2040 – così esordisce Adalberto in principiar di serata – e che Alessandro infatti sia il Governatore in carica lo rileviamo dal maestoso collare che lo adorna (ed io gli chiedo umilmente scusa –aggiunge il Nostro – per aver dimenticato il mio da presidente del club), che sia contemporaneamente un amico del nostro club lo evinciamo da molteplici fattori: la sua partecipazione al nostro interclub del 7 luglio scorso  all’Umanitaria per la relazione dell’ingegner Moretti sull’alta velocità, la sua promessa (ora confermata, n.d.r.) di presenziare ai nostri festeggiamenti del primo dicembre prossimo per il venticinquesimo di fondazione del club, la sua vicinanza alla famiglia Faraone per la sua azione di volontariato in India”. 

Prima di cedere la parola ad Alessandro piace al presidente salutare, oltre al governatore, Alessandra Faraone Lanza, nostro socio onorario, Paolo Gullotta, coordinatore del Gruppo Milano 3 al quale il Giardini appartiene e Ugo Lanza, Segretario distrettuale, che accompagnano il governatore, Annalisa Landriscina, presidente del Rotaract Aquileia-Giardini, nonché beneaugurare a Mario Stringhini e Adele Marcellini, che compiono gli anni in questi giorni.

“Inutile sarebbe presentare l’amico Alessandro, anche se viene da lontano, dalla Brianza, dove è stato socio di vari club ed è attualmente in uno dei club più prestigiosi del Gruppo Lario, il Cantù – continua Alberici – e tuttavia mi piace fargli un paio di complimenti! Il primo: Clerici è un uomo d’azienda e ne ammiriamo la concretezza, che utilizza e mette a frutto quest’anno anche nella gestione del distretto. Il secondo: una delle sue virtù è certamente la capacità di ascoltare. Alessandro infine è un autentico  innamorato del Rotary e sa trasmettere come pochi il suo entusiasmo e il suo orgoglio di appartenenza al Rotary attraverso l’attaccamento al suo club”.  

Simpatico, per nulla formale, amabile, concreto, spontaneo e sincero, Clerici indirizza ai presenti i suoi saluti, sottolineando in apertura di discorso che “per quanto la visita di questa sera sia, come si suol dire, liturgica, io non la interpreto così, io non sono un ispettore venuto a giudicarvi o peggio ad esaminarvi, la interpreto piuttosto come privilegio di conoscervi  e di ascoltarvi. E vi ho ascoltato, nei lavori del vostro Consiglio prima della cena: vi ho sentito esporre i vostri progetti, le vostre idee e i vostri sentimenti. Ma soprattutto ho avvertito fra voi una gran voglia di stare insieme ed una sincera amicizia. Caratteristiche ben note queste, d’altronde, del vostro club”. 

Clerici prosegue poi, sempre parlando a braccio, illustrando i programmi del Rotary International per quest’anno 2008-2009 e i risultati raggiunti negli ultimi anni, la figura del nuovo presidente internazionale, la sua personalità, le sue idee. A noi piace però ricordare in particolare i suoi commenti personali, il racconto delle sue impressioni alla cosiddetta “scuola dei governatori”, l’emozione del ritrovarsi tutti uniti, in 532, con la stessa divisa (quest’anno la giacca è, per fortuna, di un blu di Prussia sfumato scuro, n.d.r.) , ad arricchirsi anche emotivamente, per poter poi trasmettere le stesse emozioni al ritorno al proprio distretto e ai propri club. 

“Un amico qualche tempo fa mi disse candidamente –conclude Alessandro – di aver incominciato a capire e a conoscere veramente il Rotary nel momento in cui aveva ricoperto la carica di presidente di club. Ebbene, sarei esagerato se lo stesso dicessi io oggi accennando alla mia attuale esperienza alla guida del distretto, eppure, vi assicuro, nel Rotary c’è sempre qualcosa da imparare e da scoprire, e questo è il segreto per il quale non possiamo che apprezzarlo ed amarlo sempre più!”

 

Attilio Bradamante