Caminetto di Franca e Toti Faraone

Meina

4 maggio 2009

 

 

Più che una cronaca di una conviviale, questi vogliono essere dei semplici appunti e cordiali considerazioni su uno degli eventi certamente più significativi del nostro club: il tradizionale caminetto di primavera a casa Faraone a Meina, anzi la Festa di primavera sul lago, così come lo definisce con giusto e meritato orgoglio la nostra cara Franca. Né sarebbe esatto chiamarlo (l’evento, s’intende) caminetto, perché raccoglie e vede presenti non solo gli amici del club, ma anche le amiche dell’Inner Wheel, personalità rotariane del distretto, altri ospiti e visitatori rotariani (fra i quali alcuni vecchi nostri soci), parenti ed amici della famiglia Faraone.

Anzi, mi verrebbe voglia di dire, definire con il termine rotariano caminetto la festa sul lago a Meina mi sembrerebbe persino riduttivo… . Il perché è presto detto.

Il Rotary, dopo anni di vita e come ogni associazione e sodalizio che si rispetti, ha le sue tradizioni, le sue consuetudini, i suoi riti e miti. Anche i club, che il Rotary International compongono e ne sono l’essenza, hanno i loro miti e fra questi i più sentiti, i più apprezzati e i più ricordati, sono proprio queste riunioni che si svolgono in dimore prestigiose per l’occasione messe a disposizione da uno o più soci. Riti e miti che cementano l’amicizia e contribuiscono ad unire e ad amalgamare quel gruppo di amici particolari che dà vita ad un club.

Mi piace ricordare a questo proposito le feste e le riunioni organizzate a casa di un famoso industriale del milanese, socio fondatore del suo club ed ora scomparso, che per anni sono state il fiore all’occhiello dello stesso club; gli annuali raduni in uno splendido maniero del piacentino, organizzati dalla nobile consorte di un grande rotariano socio di uno dei primi club di Milano per fondazione; le feste organizzate da un mio caro amico rotariano fiorentino in un suo palazzo rinascimentale già appartenuto alla famiglia dei Pazzi e che si trova poco fuori le mura del capoluogo toscano.

Riti per celebrare l’inizio di un nuovo anno rotariano, o la tradizionale conviviale di dicembre per gli auguri di Natale, o lo scambio delle consegne o l’anniversario del club.

Riti che, appunto, col tempo diventano miti. Ecco, la Festa di primavera sul lago a Meina è il mito del Giardini. Toti non lo dice, ma lo fa intendere, con il discreto tratto e il tatto che gli sono naturali, quando prendendo come tradizione la parola per una breve comunicazione (come lui stesso la definisce) ci invita tutti a partecipare alla festa dell’anno prossimo: “Mi raccomando – quasi esclama – Franca ed io vi aspettiamo tutti per sabato 8 maggio 2010, prendete nota! E segnatevelo sul vostro calendario: gli assenti – conclude – non saranno giustificati se non per gravi e documentati motivi!”.

E per intanto godiamoci la festa di quest’anno di grazia 2009. Giove Pluvio ci è per il momento clemente, i fiori sono un autentico inno alla primavera e alla gioia che questa stagione sa ancora trasmettere al di là della rivoluzione delle stagioni in atto (secondo i soliti esperti! E però le montagne al di qua del lago sono ancora coperte di neve) da qualche anno. Per accoglierci in una cornice sempre unica, sulla sponda cosiddetta nobile del Lago Maggiore o Verbano. Gli ospiti arrivano alla spicciolata o a gruppi per una buona ora, per poi accomodarsi di fronte alla piscina per assistere al consueto spettacolo.

Quest’anno particolarmente allegro, perché si esibiscono a ritmo di jazz anni ’30 le BOOP SISTERS! , Lily Latuheru, Giò Giò Rapattoni ed Alessia Piermarini, accompagnate da Silvia Manco al pianoforte, Guido Giacomini al contrabbasso, Davide Vaccari alla chitarra , Carlo Battisti alla batteria e i ballerini Francesco Ventriglia e Stefania Ballone.

Prima dell’inizio dello spettacolo tocca però a Franca e a Toti (già citato!) salutare gli ospiti e ai due presidenti del Rotary e dell’Inner Wheel, Alberici e Boniello, ringraziare a nome di tutti i presenti gli stessi splendidi anfitrioni. Al termine il meraviglioso buffet organizzato dalla nostra Sonia. Giusto in tempo: quando gli ultimi ospiti stanno per prendere commiato incominciano a cadere le prime gocce, non importa se per fortuna o potere della coppia Faraone anche nei confronti del Colonnello. 

Attilio Bradamante