Cronaca della conviviale n. 3 dell' 8 settembre 2008

 

Tema: “Il movimento scout ha 100 anni: una buona proposta per i giovani

Relatore: Ing. Giancarlo Lombardi

 

Alla quarta conviviale del nuovo anno rotariano ci ritroviamo in una nuova sede, dal sapore antico, in pieno centro, nella sala dell’Hotel Dei Cavalieri, vecchio e nobile albergo meneghino di Piazza Missori. Chi scrive lo ricorda quando non c’era ancora il metrò, all’ingresso faceva buona guardia e per accogliere l’elegante clientela un lacchè dell’albergo con vistosa livrea e sontuoso copricapo, altissimo, che incuteva rispetto se non addirittura paura. Gli istruttori della non lontana scuola militare raccomandavano ai cadetti di non salutarlo scambiandolo per chissà qual generale.

Ma la nuova sede non è la sola novità della serata. Il nuovo galateo introdotto da Adalberto prevede per questa sera il sorteggio dei posti a tavola. E’ la prima volta per chi scrive, che già lo sperimentò in varie trasferte soprattutto all’estero. Simpatica iniziativa, diretta soprattutto agli amici usi a sedersi sempre allo stesso tavolo e che mette in crisi gli habitués dei tavoli più vicini all’ingresso, cioè all’uscita, gli specialisti delle fughe all’inglese. E però sembra che taluno i numeri se li giochi anche al lotto e talaltro si affanni per cambiarli con altri amici. E sussurrar si sente: “Io ho un tre, ti serve? Io sto cercando un cinque”. Ed uno di passaggio esclama: “Che fate? Giocate alla morra?”

“Altra novità – riannuncia il nostro in principiar di serata – è il nuovo ordine degli interventi. In attesa delle portate i tradizionali saluti ad ospiti e visitatori, quindi le comunicazioni di rito e gli auguri di buon compleanno. Subito dopo viene la relazione della serata. In seguito la cena e la discussione sui temi trattati. Vi assicuro e vi riassicuro – conclude Adalberto – che riusciremo a chiudere la conviviale entro le 22:30, orario canonico che è una tradizione del nostro club”. E così sarà (anzi, questa volta terminerà addirittura in anticipo, verso le 22:10 n.d.r.).

Seguono quindi come da programma i saluti al relatore della serata, l’Ingegner Lombardi con la sua gentile consorte Miretta, agli ospiti di soci (9) e alle signore presenti (7), quindi gli auguri di buon compleanno a Bock, Bianchi, Andreotti e a Toti Faraone, che nell’occasione reintroduce la vecchia ma ormai desueta usanza di offrire delle bollicine agli amici presenti (applausi).

Prima di cedere la parola al relatore il neopresidente la dà a Gianni Baruffaldi, neopastpresident, perché consegni a Franco Amigoni la motivazione della Paul Harris recentemente conferitagli. Ed  Adalberto ne approfitta per ricordare l’impegno del club nel RYLA, sicuramente una delle iniziative distrettuali più prestigiose, nella quale Franco e lui stesso si sono impegnati così a lungo e con profitto.

“Settembre è il mese che il Rotary dedica ai giovani. Anche per questa ragione abbiamo pensato di invitare questa sera l’amico Giancarlo Lombardi. Ci parlerà del movimento scout in Italia e nel mondo nel centesimo anniversario della sua fondazione – conclude Adalberto”. Lombardi svolge il tema ovviamente a braccio, tanti sono la sua passione, il suo amore per gli scout e il suo attaccamento al movimento italiano.

Ne percorre così la storia, dal 1908 ad oggi. Nel Regno Unito, a Londra, prima e in tutti i paesi del mondo dopo (sono oltre 38 milioni gli scout oggi in 216 paesi) compresa ovviamente l’Italia, con le problematiche sorte nel tempo con il fascismo e la Chiesa Cattolica. E ne illustra le peculiarità, la vocazione educativa, la bellezza della vita all’aria aperta e delle esperienze in comunità. Al termine intervengono all’acceso dibattito Nicolosi, Bock, Lebano, Bertolotti, Luce e Serravalle. Alcuni di loro vecchi scout? 

 

Attilio Bradamante