Cronaca della conviviale n. 13 del 30 ottobre 2006

 

Tema: “Milano: un nuovo albergo a sette stelle”

Relatore: Dott. Ettore Mocchetti

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Diavolo di un Giardini! Nel supplemento di lunedì 30 ottobre anno di grazia 2006 del secondo quotidiano italiano per tiratura appare un gustoso articolo di Rosa Tessa dal titolo Hotel di lusso, Milano vede le “sette stelle”- Dieci milioni di euro per realizzare, nel pieno centro della città, il “Town House Galleria”, un albergo esclusivo con solo venticinque suite che costeranno fino a quattromila euro a notte. Sarà inaugurato a metà dicembre, ma già nuovi concorrenti iniziano a farsi strada,  articolo con un inizio fulminante:

“I turisti più ricchi del pianeta terra non si possono lasciare soli neanche un minuto. Tant’è che a Milano qualcuno ha pensato bene di farli assistere, dalla mattina alla sera, da un super maggiordomo personale. La signora che viene per fare shopping può, se lo desidera ,avere una specie di amico-cavalier servente che, qualunque sia il paese di provenienza, parla la sua lingua. Lui, l’accompagna in ogni suo spostamento. Le porta i pacchi. La segue a comprare vestiti e scarpe. La porta a colazione, pagando per lei. (….) Servita di tutto punto  e riverita in quello che promette di essere un hotel molto speciale, il Town House Galleria, che si affaccia in uno dei posti più esclusivi di Milano, la Galleria Vittorio Emanuele, sopra lo storico negozio di Prada”

e il Giardini, quel diavolo di un Giardini appunto, che ti combina?  La stessa sera, in quella che dovrebbe essere una conviviale come tante altre, chi ha invitato quale splendido e puntuale relatore se non l’architetto Ettore Mocchetti, regista del progetto Un sette stelle a Milano, secondo albergo (se ancora e per una realtà come quella del Town House Galleria il sostantivo ‘albergo’ può essere utilizzato!) al mondo a fregiarsi di questa categoria?

Ma che si tratti di una serata eccezionale lo si capisce subito.  Siamo ben oltre la media di presenze, oltre gli ottanta partecipanti, fra soci,  ospiti del club (5), ospiti di soci (6), visitatori rotariani  (3),  gentili coniugi (16) e al tavolo della presidenza siedono gli amici Osvaldo Campari ed Andrea Oddi (per i più distratti rispettivamente Governatore in carica e Governatore entrante del nostro Distretto). 

In questi casi il presidente limita al minimo le comunicazioni di rito prima del levar delle mense e il buon Paolo non fa eccezione alla prassi. Per  ricordarci la messa di lunedi 6 novembre in San Bartolomeo in commemorazione dei nostri defunti, cui seguirà un interclub con il Rotaract, il Seminario interdistrettuale sulla Fondazione Rotary dell’11 novembre a Pavia, la visita del governatore di lunedi 13, la visita di giovedi 16 novembre alla mostra di Boccioni a Palazzo Reale, la gita di sabato 2 dicembre a Mantova  per  Mantegna a Mantova 1460-1506 . Complimenti infine al nostro Marzio Mezzetti,  che tra il 23 e il 26 ottobre scorsi, unico rotariano presente,  ha preso parte in veste di Esperto Nazionale all’esercitazione NATO/Russia “Lazio 2006”  a  Montelibretti e a Roma, che prevedeva la gestione della crisi da esplosione di due “bombe sporche”.

“Il nostro infine  è un club in pieno sviluppo – conclude poi il presidente – perché in questi giorni ammettiamo tre nuovi soci,  Amatore Sartorio, Paolo Giovanni Fiorani e Pietro Bernasconi. A quest’ultimo diamo un particolare benvenuto, perché Pietro è stato nostro socio ordinario dal 1997 in poi, è diventato quindi socio onorario ed ora torna fra noi di nuovo quale socio ordinario, status che potrà onorare considerata la sua nuova attività di legale nella nostra città”.

“Ettore Mocchetti , fra l’altro rotariano di vecchia data, socio del R.C. Varese, è un amico di vecchia data, dagli anni del Liceo! – esordisce il Nostro, che si accolla così  il compito di presentare il relatore della serata – è un professionista dalle mille attività e dalle mille esperienze. Nella sua vita è riuscito a coltivare con passione e successo i suoi due grandi amori, l’architettura e il giornalismo. Come architetto  ha progettato alberghi, interni, scenografie, restauri di importanti complessi  monumentali, edifici civili e del terziario, in Italia e all’estero. Come giornalista ha collaborato ad Epoca, L’Europeo, AD, Architectural Digest . Tra le sue ultime pubblicazioni ricorderò L’Oggetto Cartier, Il Passato Ritrovato, Millenium. Di cosa ci parlerà questa sera lo sapete tutti – conclude Favole – e quindi gli cedo subito la parola, insieme a Franco Rosso, che è l’altra anima del progetto, ormai prossimo all’inaugurazione, di un albergo a sette stelle a pochi passi da noi, in Galleria”. 

Bravo, discorsivo, simpatico, aperto, sempre sorridente del sorriso proprio degli ottimisti, Ettore Marchetti ci racconta di questo albergo a sette stelle a Milano, che è tale per due motivi fondamentali: si trova in un monumento (la Galleria Vittorio Emanuele) e la qualità del servizio, al di là di ogni immaginazione. “E’ la Galleria che parla in questo albergo!” – esclama con entusiasmo, per trasmettercelo con tutta la sua forza, aiutandosi con la proiezione di qualche disegno e qualche foto, che però si capisce riescono a trasmetterci solo in piccola parte le emozioni che il relatore vorrebbe farci provare. 

La serata e la relazione non potrebbero però terminare senza l’intervento di Franco Rosso. “Perché hai realizzato un progetto tanto ambizioso, perché l’hai fatto?” – gli domanda il presidente. “Io sono in pensione da tempo – risponde il fondatore di una delle organizzazioni di vacanze più famose del mondo – ma questa è una sfida  che mi ha appassionato sin dall’inizio insieme ai miei figli, che ci tengono in modo particolare. Con questo progetto ormai prossimo all’inaugurazione torna la grande tradizione alberghiera italiana, ormai quasi persa e purtroppo in declino da tempo. Per tentare di raggiungere la perfezione non abbiamo risparmiato nulla, soprattutto nella formazione. Il nostro personale ha frequentato le migliori scuole in Italia e all’estero, specie in Svizzera, dove risiedo ormai da anni”. 

Al termine interventi di Nicolosi, Zavanella, Andreotti (signora),  Vafidis (figlia), Amigoni e Ravetta.

 

Attilio Bradamante